
- 27 Febbraio 2017
- Postato da: Ego International
- Categoria: Esportare
I prodotti Made in Italy continuano a riscuotere un particolare successo sui mercati extra europei. In un anno, le esportazioni italiane sono cresciute del 19.7%, registrando solo nel mese di gennaio 2017 un +2.8%.
I settori industriali più ricettivi
Il trend positivo dell’export italiano verso i Paesi extra europei riguarda tutti i settori industriali, con una maggiore incidenza sul settore marittimo, dell’energia e dei beni strumentali.
Un dato che sicuramente fa sperare è la maggiore richiesta dei prodotti italiani da parte della Russia, che ha visto incrementare l’export verso Mosca del 39.4%.
Perché Mosca importa Made in Italy?
La complementarietà dei sistemi economici dell’Italia e della Russia, basati rispettivamente sulle esportazioni e sulle importazioni, non è l’unico fattore che spiega l’aumento dell’export italiano verso la Russia. Una forte incidenza è data anche dal processo di modernizzazione e diversificazione dell’economica russa. Un fattore non trascurabile, che spinge le piccole e medie imprese italiane ad esportare i prodotti in Russia, è la crescita della classe media russa, che sembra apprezzare notevolmente le eccellenze italiane.
La crescita delle esportazioni italiane è stata registrata anche nei seguenti Paesi:
- Asean*
- Cina
- Stati Uniti
- Giappone
- Paesi Mercosur
*Associazione delle Nazioni del sud-est asiatico
*America meridionale (Paesi Mercosur)
Questi dati confermano come la qualità del Made in Italy è sempre più richiesta non solo sui mercati con i quali vi è prossimità geografica, ma anche da Paesi apparentemente molto diversi culturalmente e linguisticamente, ma che invece guardano con sempre maggiore interesse ai prodotti italiani.
I dati forniti dall’Istat, mostrano come la crescita delle esportazioni italiane registrata a gennaio 2017 è la più alta dal maggio 2011, quando aveva raggiunto un +21%.
Ci si aspetta quindi una costante crescita della domanda di prodotti italiani da parte dei mercati extra Ue, soprattutto in quei Paesi, come la Cina, la Russia e il Giappone, che puntano a modernizzare sempre più la loro economica, accrescendo la loro capacità produttiva.