
- 16 Maggio 2017
- Postato da: Ego International
- Categoria: Opportunità
38 miliardi di euro valgono i prodotti agroalimentari italiani. L’export continua a crescere in tutti i mercati, ma soprattutto verso Romania e Repubblica Ceca.
Il settore agroalimentare ha subito cambiamenti positivi nel corso degli ultimi anni, arrivando a registrare un + 3.5% nel 2016.
Paesi di destinazione prodotti agroalimentari italiani
- Germania
- Francia
- Stati Uniti
- Regno Unito
- Svizzera
La Germania vanta un incremento del 17.6% dell’export dei prodotti agroalimentari italiani, seguita da Francia con il + 10.9%, Stati Uniti con il + 10.1%, Regno Unito, che ha subito un leggero calo rispetto all’anno precedente, registrando un +8.5% e Svizzera con un + 3.9%.
Nonostante tra i primi posti dei mercati di sbocco delle merci italiane troviamo i paesi sopra elencati, il dato rilevante e che incide positivamente sul valore dell’export italiano è rappresentato da Paesi come la Romania e la Repubblica Ceca. Nonostante questi ultimi non compaiono ai primi posti nella scala dei paesi importatori di prodotti agroalimentari italiani, hanno registrato un incremento superiore agli altri, rispettivamente + 16.1% e + 13%.
Questo incremento annuncia un cambiamento dei trend e soprattutto il nuovo corso delle esportazioni italiane. Un dato che merita attenzione riguarda le esportazioni italiane verso la Cina e il Giappone, che nel 2016 sono calate, per poi tornare a crescere nel 2017.
La contrazione era stata registrata soprattutto nei confronti della Cina, dove il valore dell’export si era attestato a – 10.5%, mentre quello del Giappone al – 1.9%.
Settore agroalimentare italiano in cifre
Nel 2016, l’esportazione di prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e della pesca è aumentata del 3%, a differenza dell’export alimentare che, da solo, è aumentato del 4%.
Per questo motivo, molti considerano il settore alimentare la terza potenza dell’export italiano, perché apporta all’economia del nostro Paese un valore considerevole.
Il settore italiano che genera maggiori vendite all’estero è quello farmaceutico, con un valore di export pari a + 6.8%, seguito da quello dei mezzi di trasporto, con un + 5.4%.