
- 30 Marzo 2018
- Postato da: Ego International
- Categoria: Esportare
L’export di agrumi ha passato soddisfacentemente i controlli effettuati da alcuni ispettori cinesi presso le aziende ortofrutticole del nostro territorio.
L’incontro è stato coordinato dal CSO Italy e dall’agenzia l’ICE al fine di favorire la conoscenza del trattamento a freddo dei prodotti per facilitare l’export verso la Cina.
Ciò rappresenta un grande successo perchè questo Paese è per l’Italia uno dei principali mercati di sbocco per l’export di agrumi.
Export di agrumi: i numeri
La maggior parte dell’export riguarda il comparto della frutta fresca (57% delle esportazioni) seguita da quello dei legumi ed ortaggi.
In base a questi dati, l’export di agrumi arriva a sfiorare i 5 miliardi di euro, con un aumento del 3% da un anno all’altro.
Questo importante risultato è attribuibile all’impegno e allo sforzo messo in atto dagli imprenditori delle aziende ortofrutticole del territorio, nel fornire prodotti qualitativamente sempre migliori e in linea con le normative sia nazionali che internazionali.
Grazie al loro dinamismo l’export di agrumi ha conosciuto nuovi mercati, più lontani e più profittevoli quali:
- Medio Oriente;
- Asia.
Cresce l’export e la produzione
Quindi nel nuovo anno la produzione e l’export di agrumi non accenna ad arrestarsi segnando valori più che positivi per le aziende ortofrutticole italiane.
Difatti l’Italia si classifica al terzo posto tra i maggiori produttori europei di agrumi e più precisamente il settore è trainato dalla Sicilia e dalla Calabria.
Secondo i dati Istat 2017 le superfici coltivate sono calate, passando da 141 mila ettari a 138 mila ettari, ma questo non è rilevante per la produzione e l’export.
Effettivamente, la produzione di agrumi si aggira sui 2.9 milioni di tonnellate con un aumento, rispetto all’anno precedente, del 6%.
Aiuti alle aziende ortofrutticole italiane
Finalmente si è compresa l’importanza del settore ortofrutticolo italiano, che rappresenta uno dei principali pilastri del Made in Italy.
Proprio per questo motivo si è riunito presso il Mise, a fine dicembre scorso, il “Tavolo Agroalimentare” che tra i vari obiettivi ha quelli di:
- promuovere il Made in Italy;
- promuovere l’internazionalizzazione;
- coordinare gli accordi con i Paesi-obiettivo.
In conclusione la Cina rappresenta un importante mercato di sbocco per gli agrumi italiani, per questo è opportuno adeguarsi a tutti i protocolli sanitari previsti dal Paese in esame.