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Export, il vino sorpassa le auto

 C’era da aspettarselo, visti gli ultimi andamenti del mercato: il made in Italy agroalimentare ha sorpassato il settore auto. Ad affermarlo è il presidente di Veronafiere, Ettore Riello, intervenuto dal palco del Vinitaly 2012, inaugurato domenica. Secondo Riello, in termini di bilancia commerciale il primo ha segnato nel 2011 30 miliardi di euro di export mentre il secondo è fermo a 25 miliardi.

 A conti fatti, l’export del vino presenta numeri decisamente positivi nell’anno appena concluso: 380mila le aziende protagoniste, un fatturato di 4,4 miliardi di euro, in crescita del 12% rispetto al 2010 e una presenza internazionale che copre il 24% del mercato. Insomma, un settore che avverte poco la crisi, come ha dichiarato al Corriere del Veneto il presidente dell’Unione italiana Vini, Lucio Mastroberardino. «Che piaccia o no il made in Italy alimentare è un asset strategico del nostro sistema economico, superiore in valore all’automotive. Che non delocalizza come la moda e lavora materie prime prodotte al suo interno». Secondo il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, «l’agroalimentare è una leva formidabile per trainare il made in Italy nel mondo. Le performance positive registrate sui mercati internazionali dal settore più rappresentativo dell’economia reale dimostrano che il Paese può tornare a crescere solo se investe sulle proprie risorse che sono territori, identità, cultura e cibo».



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