
- 11 Luglio 2018
- Postato da: Ego International
- Categoria: Esportare
L’industria italiana di intimo ha visto diverse trasformazioni negli ultimi anni, ma è l’export del settore a segnare introiti e a regalare soddisfazioni.
L’export intimo e calzetteria ha visto trainare tutto il comparto Made in Italy con numeri davvero importanti. L’abbigliamento intimo, per esempio, ha segnato un +11.4%, seguito dalla maglieria intima con un +10%, costumi da bagno +8.7% e calzetteria +5.3%.
Insomma, per fare un resoconto sul comparto in toto, possiamo dire che in generale l’export di intimo e calzetteria sta attraversando un periodo di crescita florido.
Export intimo e calzetteria italiana: in quali paesi?
Analizzando i dati appena enucleati scopriamo che le aree dove l’export di beachwear è cresciuto maggiormente sono i paesi extra UE con un +10.7%. Mentre nel vecchio continente ha riportato un aumento minore anche se ben sostenuto con un +8.1%. In questo comparto i principali paesi europei di destinazione sono Spagna, Francia e Germania.
Analogo l’export di maglieria intima sia uomo che donna: quello extraeuropeo fa segnare un +18.3%.
Risultato sorprendente quello della calzetteria maschile, che negli ultimi anni sta godendo di ottima salute grazie alla moda contemporanea, crescono fino al 19.4% in più. Le calze da donna invece hanno un moderato rialzo: +1.2%.
Dove si sono indirizzati i flussi più importanti?
Nonostante i dati esposti poco sopra, i flussi di esportazione calzetteria e intimo si sono indirizzati per la maggior parte nei paesi europei con il 77% del totale. Fuori dall’ Europa abbiamo:
- Russia 41%
- Asia 10%
- Stati Uniti +5.6%
- Medio Oriente +10.3%
Mentre per quanto riguarda la calzetteria i flussi più importanti sono quasi esclusivamente in Europa, soprattutto nell’area del Mediterraneo, facendo segnare un +16.5%.
Nel periodo che va da Gennaio a Settembre dello scorso anno, il peso del valore delle esportazioni di intimo e calzetteria è piuttosto considerevole, il settore della biancheria intima ha esportato merci per un valore di oltre 2 miliardi e 649 milioni di euro.