
- 2 Aprile 2019
- Postato da: Ego International
- Categoria: Esportare
In contemporanea alla fiera del libro di Bologna, portiamo dei dati davvero sorprendenti per quello che riguarda l’export di libri, in quanto a trainare il settore sembra proprio essere il comparto dedicato ai più piccoli.
Oggi, la creatività di autori e illustratori italiani non rimane più circoscritta all’interno dei confini nazionali, ma si fa strada, a colpi di innovazione, in tutto il mondo.
Export libri: i dati del settore infanzia
Il Made in Italy dell’editoria dell’infanzia all’estero cresce esponenzialmente, tanto che nel 2018 i diritti venduti all’estero sono stati oltre 3 mila, mentre quelli acquistati dall’Italia sono stati 1200. Questo dimostra come la il cambiamento nei comportamenti di lettura e l’importanza che viene data alla letteratura per ragazzi abbia capovolto le quote del venduto nell’editoria.
E’ l’export di diritti raggiunge la quota maggiore in percentuale e segna il 39%, secondo per fatturato con 235.8 milioni di euro, meglio solo la fiction.
Perché questi dati positivi? I bambini leggono di più degli adulti: l’82% dei più piccoli fino ai 14 anni contro il 60% della popolazione italiana.
Export libri italiani: i paesi di sbocco
I flussi di libri italiani per quanto riguarda il settore dell’infanzia vede una concentrazione prevalente per:
- Francia +20.9%
- Regno Unito +13.9%
- Paesi Bassi +17.1%
- Stati Uniti +13.1%
- Germania +11.3%
In questi paesi si è concentrato l’export di libri per l’infanzia, non solo perché vicine geograficamente, ma anche per una presenza assidua negli anni passati a fiere ed eventi di settore che hanno contribuito ad avviare rapporti e relazioni commerciali.
Fiera del libro: tra export e innovazione
Con queste premesse e questi dati incoraggianti si apre la 56esima edizione della fiera del libro a Bologna.
L’evento di caratura mondiale ha ben 1400 espositori provenienti da 80 paesi. L’editoria italiana si avvale di 184 case editrici che sfornano titoli a ben 753 librerie con assortimento specifico (non GDO del libro) per un totale di 27 milioni di copie stampate. Sebbene la rivoluzione del digitale sia arrivata anche al settore per ragazzi, l’evergreen della carata stampata non si scalza facilmente.