
- 26 Maggio 2017
- Postato da: Ego International
- Categoria: Esportare
L’aumentata domanda di prodotti ortofrutticoli a livello internazionale è dovuta al cambiamento degli stili di vita dei consumatori globali e al rinnovato apprezzamento nei confronti del Made in Italy.
Al Made in Italy è riconosciuto un valore aggiunto non solo sul mercato nazionale, ma anche su quelli internazionali. Questo giustifica gli 1.13 milioni di ettari di terreno dedicati alla coltivazione di frutta e ortaggi da parte degli imprenditori italiani.
+ 11% esportazioni di frutta e verdura
Mai come quest’anno, frutta e verdura hanno registrato il valore di export più alto degli ultimi 25 anni, raggiungendo il + 11%. Dati che inducono a ipotizzare un andamento crescente nel corso del 2017. L’aumento rispetto al 2016, infatti, è evidente. Già lo scorso anno, l’export di ortofrutta italiana ha superato i 5 miliardi di euro. Rispettivamente, l’export frutta è stato pari a 3.55 miliardi e l’export verdura pari a 1.45 miliardi.
Export ortofrutta più forte degli embarghi
Il valore dell’export del settore ortofrutticolo è molto positivo e fa ben sperare, soprattutto se si pensa che con accordi diplomatici e con l’abbandono di alcune politiche protezionistiche, l’esportazione di prodotti ortofrutticoli potrebbe registrare valori migliori.
Le imprese italiane che esportano prodotti ortofrutticoli, infatti, hanno dovuto fare i conti con l’embargo totale nei confronti di questi prodotti da parte di uno dei mercati di sbocco più importanti, la Russia. Grazie ad accordi diplomatici, non è detto che questa politica non verrà abbandonata in futuro e che l’Italia non tornerà ad esportare in Russia.
Per il momento però, le aziende che si occupano di internazionalizzazione consigliano di esportare in Cina, un’importante importatrice di mele e pere, così come in Giappone, mercato che sembra apprezzare particolarmente i kiwi italiani.
A rafforzare l’export Made in Italy contribuisce sicuramente l’apprezzamento da parte dei consumatori per la dieta mediterranea, ritenuta importante non solo dal punto di vista culinario, ma anche salutistico.
L’ortofrutta, orgoglio italiano, continua ad essere un settore fertile sia in Italia che all’estero.
Basta coltivare questi prodotti per esportare all’estero? No! È necessario possedere competenze tecniche, commerciali e linguistiche, per entrare in diretto contatto con committenti esteri interessati e qualificati.