
- 23 Marzo 2017
- Postato da: Ego International
- Categoria: Esportare
I dati del quarto trimestre 2016 mostrano un andamento molto positivo dell’export italiano, soprattutto per le regioni meridionali (+8.5%), centrali (+2.1%) e nord-orientali (+1.8%). Mentre nell’area nord-occidentale, l’export non ha subito cambiamenti rilevanti e nei territori insulari si è verificato un calo del 15%.
L’export delle regioni meridionali ha contribuito fortemente e positivamente all’incremento del valore dell’export nazionale, pari al + 1.2%.
Le regioni italiane che esportano di più
L’export è un fattore che incide positivamente sull’economia italiana. Molte regioni incentivano le aziende italiane a includere le esportazioni nei loro piani aziendali, apportando incrementi importanti al fatturato aziendale.
- Basilicata (+53.5%)
- Abruzzo (+9.7%)
- Liguria (+7.7%)
- Friuli-Venezia Giulia (+6.3%)
- Marche (+5.6%)
- Lazio (+3.0%)
- Emilia-Romagna (+1.5%)
- Veneto (+1.3%)
- Lombardia (+0.8%)
La regione che chiude il 2016 con una performance di export ampiamente positiva è la Basilicata (+53.5%), seguita da Abruzzo (+9.7%), Liguria (+7.7%), Friuli-Venezia Giulia (+6.3%), Marche (+5.6%), Lazio (+3.0%), Emilia-Romagna (+1.5%), Veneto (+1.3%) e Lombardia (+0.8%).
Tra le regioni che hanno chiuso l’anno in negativo, ci sono invece la Sicilia (-17.3%), la Sardegna (-10.9%) e il Piemonte (-3.0%).
I beni maggiormente esportati
Il settore che ha inciso maggiormente sul valore export della Basilicata è stato quello degli autoveicoli. Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Liguria, invece, hanno esportato un numero consistente di mezzi di trasporto, nel quale non rientrano le auto, e le Marche si sono affermate sui mercati esteri con articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici. Il mercato di destinazione delle merci della Basilicata e del Friuli-Venezia Giulia è stato gli Stati Uniti, mentre i prodotti toscani sono stati richiesti principalmente da Svizzera e Francia.