iten

Italia vs. pasta: mercato interno ed export sempre in crescita

L’associazione Italia-Pasta è da sempre conosciuta in tutto il mondo. L’Istat afferma che l’export di pasta italiana raggiunge il dodicesimo anno consecutivo di crescita: nel 2016 il balzo è stato del 6% per cento. Un business sicuro e continuativo per l’Italia soprattutto per le grandi aziende come Barilla, De Cecco e le PL. Secondo Aidepi, l’associazione dei produttori, nel 2016 l’Italia ha esportato 2 milioni di tonnellate di pasta (+6%) per un valore di oltre 3 miliardi di euro e un incremento di circa il 5%. 

Le esportazioni influenzano l’offerta di circa 50%: una percentuale in crescita anche per ciò la produzione interna. Con la crisi del 2008 questo mercato ha perso poco rispetto ai crolli di altri settori. Le esportazioni hanno consentito alle nostre imprese di mantenere la produzione senza conseguenze gravi.

L’Italia rimane il primo produttore e consumatore mondiale di pasta: in Italia ne mangiamo circa 30 chilogrammi pro capite l’anno. Circa il doppio rispetto ad altri paesi (che hanno altre usanze culinarie), anche se venezuelani, tunisini e greci ne vanno ghiotti: i consumi pro capitale vanno dai 10 e i 15 chilogrammi. Seguono gli americani, gli inglesi e gli svedesi con circa 8 chilogrammi.

Tra i Paesi che importano maggiori quantità di pasta italiana, rimane in top position la Germania, che ha visto un incremento in volume di oltre il 5% dal 2014, seguita poi da Francia, Giappone e Russia. Importante è la l’Argentina che, per la forte presenza di italiani, ha raddoppiato la domanda del prodot. 

Consideriamo però che i primi due produttori italiani, Barilla e De Cecco, controllano già all’estero il mercato della pasta con una loro linea. Brailla in particolare riesce anche a essere tra le prime marche per i sughi e i preparati per pasta: è il primo brand in Russia e in Cina. 

Altri brand minori sono stati finanziati da Sace nel 2012: l’ente ha garantito un finanziamento di 5 milioni a Rummo di Benevento per sostenerne la produzione e le vendite estere, 2 milioni al pastificio campano De Matteis, 1 milione al campano Liguori per far fronte alla domanda in Asia.

I nostri Export Managers saranno presenti a Tutto Food 2016 per avere l’opportunità di incontrare buyers esteri da tutto il mondo e proporre loro un portfolio clienti in campo Food (tra cui anche noti pastifici Made in Italy), così da attuare interessanti e proficui business deals.

Per maggiori informazioni a riguardo contattateci a marketing@egointernational.it



Lascia un commento

tredici − 7 =