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Made in Italy più forte rispetto agli anni passati: il mercato del tessile in netta crescita

Anche se sembra un controsenso, la crisi economica ha reso il Made in Italy più forte rispetto a prima, in quanto ha costretto le aziende di tutta la filiera Fashion e Accessori a concentrarsi sulla qualità e l’innovazione

Nel 2015 le esportazioni verso le aree UE si sono rivelate più favorevoli rispetto a quelle extra-UE: mentre le prime hanno contenuto le perdite al -1%, le seconde hanno un calo del 4-5%. L’export europeo continua, peraltro, ad assorbire la quota maggioritaria dell’export di tessuti italiani, mostrando grandi volumi in termini di fatturato. 

Primo sbocco dei tessuti italiani si conferma il mercato tedesco: le vendite di tessuti a Berlino e province tedesche è accresciuto del +11% rispetto al 2014. Nei primi dieci mesi la Germania registra esportazioni dall’Italia per 350 milioni di euro e, dopo una lieve la flessione, ha vissuto un calo esiguo pari al -1,5%. A seguire, Francia Romania, Turchia e Tunisia hanno richiesto un minor numero di merce negli ultimi otto mesi: mentre la Romania conferma pressoché il tasso dello scorso anno, segnando un -4% , la Francia decelera, invece, al 6% così come la Tunisia e la Turchia, che che riducono la domanda del 10%. 

Per i mercati asiatici, al quinto posto nel ranking dei principali mercati di sbocco della tessitura nazionale, la Cina è la nazione che richiede più tessuti dalla nazione italiana ad oggi: la merce più richiesta è il cotone, la lana pettinata e il tessuto a maglia. Hong Kong frena, invece, complessivamente al -0,9%. Spagna, Inghilterra e Grecia sono inerti al mercato del tessile italiano. In grande aumento le esportazioni di seta, cotone e lana Merino negli Stati Uniti, Canada e Giappone: tutti tessuti di grande qualità e artigianato Made in Italy.

Per maggiori informazioni sul mercato e l’andamento del tessile all’estero non esitate a contattarci a marketing@egointernational.it



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