- 16 Dicembre 2015
- Postato da: Ego International
- Categoria: Esportare
Come era ben ampiamente atteso dai consulenti Ego International Group, il Natale 2015 sta portando in dote degli importanti risultati per quanto attiene il commercio estero dei prodotti made in Italy e, in particolare, quelli del comparto alimentare. Tra vini, spumanti, liquori, panettoni, pasta e formaggi, la fine d’anno sta conducendo le imprese italiane che esportano prodotti alimentari a festeggiare straordinari obiettivi (conseguiti) in termini di fatturato: oltre 3 miliardi di euro per il periodo in esame, con un incremento dell’8% rispetto a identico periodo dello scorso anno.
A sostenere tali cifre è stata, negli ultimi giorni, un’osservazione condotta dalla Coldiretti (il report “Il Natale sulle tavole degli italiani”), secondo cui il valore delle esportazioni dei prodotti più tipici del Natale sarebbe cresciuto del 4% per i formaggi, del 7% per la pasta, dell’8% per i vini, del 9% per i panettoni e addirittura del 19% per gli spumanti.
Proprio per quanto attiene gli spumanti, mai come quest’anno le bollicine italiane saranno celebrate in tutto il mondo. Tra le prestazioni più convincenti, registriamo un incremento (in valore) del 50% in Gran Bretagna, e del 32% negli Stati Uniti. Sorprende – ma non tanto – anche la crescita del 19% in Francia, patria da sempre attirata dalle bollicine locali dello Champagne, ma evidentemente sempre più interessata anche a quelle italiane.
In merito, nella classifica degli spumanti italiani più venduti nel mondo, spicca il primato del Prosecco, seguito dall’Asti, dal Trento Doc e dalla Franciacorta: quattro eccellenze italiane che lottano con gli champagne francesi per potersi aggiudicare il ruolo di bollicine più amate del globo, e che – con particolare riferimento a questo periodo dell’anno – possono ben fungere da traino al fatturato dell’intero settore dei vini, per i quali, ricordiamo, si registra complessivamente una crescita dell’8% in valore dell’export.
Ad ogni modo, non di solo spumante può gioire il commercio estero italiano dell’alimentare. Ad essere molto richiesti in nuovi e “vecchi” mercati sono anche i dolci nazionali come il panettone, e altri prodotti tipici della pasticceria festaiola di fine anno (+ 9%), oltre all’intramontabile pasta (+ 7%). Cresce anche la domanda di formaggi italiani, con un incremento del valore delle esportazioni del 4%, e punte del 31% per il pecorino e per il fiore sardo.
“Il record fatto segnare sulle tavole del Natale straniere è significativo delle grandi potenzialità che ha l’agroalimentare italiano, che traina la ripresa dell’intero Made in Italy” – afferma in proposito il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo con dichiarazioni riprese dall’Ansa, prima di ricordare che “l’andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare con una più efficace tutela nei confronti dell’agropirateria internazionale”.
Se desiderate saperne di più sul business estero dell’alimentare italiano, vi consigliamo di consultare i nostri consulenti Ego International, inviando un’email a marketing@egointernational.it