
- 4 Maggio 2017
- Postato da: Ego International
- Categoria: Esportare
Dopo anni di distacco tra India e Italia, a causa della vicenda dei marò, i governi dei due paesi sono intenzionati a normalizzare i rapporti bilaterali. Significativa è la missione del viceministro allo Sviluppo economico italiano, Ivan Scalfarotto, nel paese asiatico.
Perché esportare in India
L’India è un paese ricco di potenzialità. Il governo indiano ha deciso di rilanciare l’economia del paese attraverso riforme del sistema economico e sociale.
Si è partiti dal programma ‘Make in India’, che intende far diventare il paese un punto di riferimento mondiale per il settore manifatturiero. A questo si affianca la nuova politica sul commercio estero (Foreign Trade Policy 2015-2020), che mira a far aumentare l’esportazione mondiale del 3.5%, entro il 2020.
Quali settori italiani sono maggiormente richiesti
I settori che otterrebbero maggiore successo sono quelli delle infrastrutture e delle tecnologie alimentari, ambito quest’ultimo nel quale l’India è ancora carente. I nodi non sono però ancora del tutto sciolti.
Infatti, alcune procedure e i dazi imposti dal paese indiano continuano a disincentivare l’esportazione delle imprese italiane. A questo proposito, i due governi intendono agevolare lo scambio commerciale tra India e Italia.
I rapporti commerciali tra i due paesi non sono sempre stati negativi, come lo è stato negli ultimi anni. Fino al 2011, l’interscambio Italia-India ha raggiunto gli 8.5 mld di euro. È questo quello che induce le istituzioni dei due paesi a pensare che sia possibile un ritorno alle esportazioni italiane in questi paesi e si è convinti di voler operare congiuntamente in quest’ottica.
[…] di sbocco privilegiato per le merci italiane è sicuramente la crescita sostenuta e il progetto Make in India, che rafforza la capacità produttiva del […]